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LPF Lino Patruno Foundation
https://lpflinopatrunofoundation.blogspot.com/
….”Se
non ci impegneremo a diffondere ogni forma di cultura che possa portare
arricchimento al nostro animo, perderemo la possibilità di dare un
contributo importante alla formazione delle giovani generazioni.”
Un connubio di grande innovazione è la sinergia tra Arte e Salute nella sua definizione di Salute dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità sancita nel 1946 che definisce la salute come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia. In tale contesto si pone l’arte e la musica favorendo la cura del corpo e dell’anima.
Un luogo di comunicazione culturale e sociale, di fraternità e amicizia, per rafforzare l’opera di tolleranza e non discriminazione nella vita quotidiana e nelle azioni di tutti come principio di valore morale.
Nasce
così nel panorama Italiano, una Fondazione di grande spessore e
rinnovata Fiducia, destinata ad operare per l’elevazione delle Menti e
dei Talenti a partire dal Jazz e dalla Sua Storia con l’illustre Maestro
Lino Patruno, patrimonio artistico del Mondo.
LINO PATRUNO
Nato
a Crotone nel 1935 si trasferì ancora bambino con la famiglia prima a
Roma, poi a Milano dove iniziò la sua carriera artistica.
Le
esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in
sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e
di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e
per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore
cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e
regista televisivo.
Lino
Patruno iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che
agivano a Milano negli anni ’50 (la Riverside Jazz Band e la Milan
College Jazz Society ).
Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy.
Come attore in teatro, oltre agli spettacoli con i Gufi, ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma” con Nanni Svampa, “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti ed Edoardo Siravo e “La Signora in Blues” per la regia di Bruno Maccallini con Cristina Aubry.
Ha scritto 3 libri autobiografici editi da Pantheon Editore “Una vita in jazz…e non solo” e “Quando il Jazz aveva swing” dove racconta i suoi innumerevoli incontri con i grandi musicisti della storia del jazz del passato. Il terzo libro “Amapola (Incontri)” pubblicato nel 2022 è edito da Bertoni Editore.
Nel Maggio del 2011 è stato invitato a rappresentare l’Italia al “New Orleans & Heritage Jazz Festival” (il festival del jazz più importante del mondo) e nel 2014 sempre a New Orleans al Columbus Day.
E’ l’unico chitarrista di jazz italiano che appare nel libro dello scrittore californiano Scott Yanow dal titolo “The Great Jazz Guitarists” pubblicato dalla Backbeast Books di Milwaukee (Wisconsin).
Ha insegnato storia del jazz per 10 anni a Roma alla Casa del Jazz, inoltre storia delle colonne sonore da film a Cinecittà e tenuto seminari sul jazz all’Università Tre di Roma per la facoltà di Storia.
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